martedì 24 luglio 2018

Perchè proprio "Pippilotta"

Sono passati 10 anni, ormai.
Era primavera, e un piccolo esserino stava crescendo nella mia pancia...Beatrice, tu, amore mio grandissimo.
Saranno stati gli ormoni impazziti, cosa volete che vi dica, ma ho visto su un giornale una coperta per neonati, un rug quilt, per la precisione e ho pensato che la volevo. E non solo la volevo, la volevo fare io. Non avevo mai toccato un ago, ma non me ne sono preoccupata.
Ricordo la mia nonna paterna che avrebbe dato chissà cosa per insegnarmi a cucire e tutto il resto, quando ero piccola. Allora non ne volevo sapere.
10 anni fa, qualcosa è cambiato. E da allora non mi sono più fermata.
Una volta nata la mia piccola il tempo da dedicare al resto si è ridotto a quasi nulla. Il mio mondo era Bea, ero totalmente sua (lo sono anche adesso, sua e del suo fratellino, ma lo dico piano che se mi sentono sono fregata!).
Mi ero ripromessa di avvicinarla da subito ad una delle mie grandi passioni, da sempre: i libri, la lettura, la meraviglia che si nasconde dietro alle parole, le emozioni fortissime che si provano. Avevo lavorato nell'ambiente per tanti anni, in un paio di librerie della mia città, quindi potete immaginare dove e come avevo speso la maggior parte degli stipendi che prendevo in quel periodo...
La faccio breve, l'ho sommersa di libri. Avevo già comprato libri per bambini quando, all'età di 22 anni nella libreria in cui lavoravo mi avevano messa a curare quel reparto. "Bello questo, i miei figli lo devono leggere", allora che non avevo nemmeno il fidanzato...
Beatrice fin da subito ha sviluppato una grande simpatia per un libro in particolare, per un personaggio in particolare...esatto, certo, proprio lei, Pippi Calzelunghe.
O meglio, Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla.
Non credo di dover aggiungere altro.


Ciao a tutti!
Se ci penso non lo faccio. Quindi mi butto.
Sono anni che mi dico che non ho tempo, che non fa per me, che non sono in grado. Tutto vero, per carità. Ma oggi ho deciso che "chissenefrega".
Ho letto da qualche parte che la vita è breve e che bisogna fare ciò che ci rende felici. Quindi da oggi lo faccio, scrivo. Scrivere mi rende felice. E poi cucio. Cucire mi rende felice.
Unirò queste mie due grandi passioni. Che non sono le uniche, ma quelle che mi scaldano di più il cuore, che mi strappano un sorriso anche in giornate in cui non c'è proprio niente da sorridere.
Così scriverò un po' di me e di quello che faccio, e di quello che cucio.
Sarà terapeutico, non ho dubbi. E se da ragazzina ho riempito pagine e pagine di quaderni con poesie, improbabili racconti, un paio di discutibili romanzi, addirittura, beh, potrò ora, con la tecnologia che avanza, scivere qualche post ogni tanto? Anche se prima ero giovane e avevo tutto il tempo del mondo, ora è un po' diverso. Da mamma il tempo lo rincorro affannata per tutti i giorni di tutte le settimane di tutti i mesi. E gli anni passano ed io sono ancora lì che corro, e annaspo e mi dico che non ce la posso fare.
Vedremo!
Nel frattempo....benvenuti nel mio mondo!

Perchè proprio "Pippilotta" Sono passati 10 anni, ormai. Era primavera, e un piccolo esserino stava crescendo nella mia pancia....